In questi ultimi dieci giorni il numero di ricoverati, di persone in sala di rianimazione e di morti è aumentato in maniera esponenziale; se le cose continuassero ancora così senza nessuna diminuzione dei numeri, entro un mese tutto gli italiani sarebbero ammalati.
Sapere l’esatto numero degli ammalati è necessario per poter capire le restrizioni da fare e più in generale se i provvedimenti attuati si sono verificati validi o meno per il contenimento e mitigazione del virus ma utili anche per capire quanto siamo prossimi al picco dell’epidemia.
L’aumento del numero totale dei tamponi positivi, probabilmente, non riflette il reale aumento dei contagiati, ciò dipende dalla incapacità di rintracciarli tutti, anche per motivi logistici, però sarebbe utile aumentare i laboratori autorizzati per poter fare queste analisi a un numero molto più grande di possibili ammalati e coinvolgere un maggior numero di persone.
Al momento l’andamento dell’epidemia in Italia e in Cina stanno avendo un andamento molto simile, secondo i grafici che rappresentano le curve di crescita, anche se in periodi temporali un po’ diversi.
Però si capisce chiaramente che se non verranno prese misure adeguate, l’andamento italiano sarà peggiore di quello cinese. La Cina ha intrapreso delle misure veramente molto drastiche però è riuscita a contenere benissimo il Coronavirus.
Le misure prese oggi 8 marzo sono state prese sfortunatamente con qualche giorno di ritardo, questo ritardo risulta essere grave in una situazione in cui il numero dei morti aumenta di poco più del doppio ogni tre giorni. Le misure devono essere tempestive, altrimenti sono insufficienti e richiederanno restrizioni sempre più gravi nei giorni successivi.
In generale minimizzare la gravità della situazione serve solo a peggiorarla, anzi se le persone si rendono conto subito dei rischi reali a cui vanno incontro riescono a capire meglio la razionalità delle misure intraprese e sono più disponibili a fare sacrifici.
In meno di cinque settimane tutti gli italiani sarebbero positivi al Covid-19
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