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Coronavirus: chiusure prorogate

by Piero
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covid 19

Qualche settimana fa il Presidente del Consiglio Conte dichiarava che l’Italia era stata colpita da una grave emergenza e che man mano sarebbe toccato anche agli altri Paesi.
E per intanto l’Italia contava i suoi primi contagi causati dal coronavirus.
Prima la provincia di Lodi, poi il Veneto, infine la Lombardia e poi, poco alla volta, tutto il Paese.
Le prime strategie di contenimento hanno bloccato alcune aree, diventate subito zone rosse, ma in poco tempo, l’espandersi dell’epidemia da Covid-19 ha costretto tutto il Paese a diventare una “zona protetta” per cercare di arginare il virus.
Così sono arrivate le nuove rigide direttive del Governo obbligatorie per tutti i cittadini, direttive che come lascia trapelare La Stampa saranno prolungate anche oltre il 3 Aprile.
E sempre La Stampa rende nota la richiesta di Conte a tutti i suoi colleghi di agire contemporaneamente e rigidamente per il contenimento del Covid-19, ribadendo che nessuno è immune a questo tsunami economico-sociale.
Per il presidente Conte dice che la risposta “deve essere comune”, proprio per evitare di esporre l’Europa alle reazioni dei mercati. E ritardare l’intervento unanime sarebbe irresponsabile.
Addirittura, secondo Il Quotidiano, le diplomazie starebbero lavorando a una proposta che, per l’Italia, potrebbe essere cambiare anche le strutture dell’Unione europea.
Conte ha proposto due iniziative per contrastare l’emergenza epidemia in Europa:
la prima sarebbero i coronavirus-bond cioè un fondo di garanzia europeo ad hoc, che finanzi “con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie”. Favorendo così una politica fiscale coordinata;
la seconda consiste nella richiesta del presidente Conte nei confronti dell’Europa di essere un continente più unito (soprattutto nella lotta all’epidemia), che condivida vaccini sperimentali, ma anche la produzione di materiale sanitario quando necessario e una formazione politica che si mostri più solidale.
C’è la speranza comune, anche del Governo, che la curva dei positivi si fermi e se il picco dovesse essere entro domenica prossima, significherebbe che le disposizioni date dall’esecutivo nelle ultime settimane potrebbero avere avuto esiti positivi.
Conte definisce questa settimana come quella decisiva, ma come è stato fatto capire dalle autorità e dagli esperti, la data di “scadenza” del 3 aprile non sancirà la riapertura delle attività o un ritorno alla normalità.
Infatti potrebbe essere necessario un prolungamento della chiusura delle scuole e tutti i divieti per le attività non essenziali; applicando le riaperture dilazionate nel tempo anche in Italia come è avvenuto in Cina.
Mentre in queste ultime ore il governatore del Veneto chiede il tampone per tutta la popolazione, il presidente della Campania dichiara altri 4 comuni zona rossa e chiede aiuto all’esercito per far rispettare le nuove direttive di restrizioni; in Calabria, la governatrice Jole Santelli ha ridotto il trasporto locale e ha chiuso due paesi che hanno registrato diversi casi.

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