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Che cos’è il Money Muling.

by Piero
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money muling

I muli sono animali che, spesso senza fare opposizione alcuna, si lasciano caricare la schiena di pacchi pesantissimi e li trasportano fino a destinazione, qualsiasi essa sia, seguendo in modo diligente i loro proprietari.
Ecco, bisogna sapere che, alcuni investitori si comportano un po’ come muli e non considerano il fatto che potrebbero trovarsi in guai seri.
Si tratta di una pratica che, non a caso, è stata chiamata Money Muling, vale a dire mulo di denaro.
Proprio su questa pratica  la Banca d’Italia ha di recente richiamato l’attenzione, mediante una campagna che ha lo scopo di sensibilizzare risparmiatori e investitori.

Che cos’è il Money Muling.
Questa pratica è un modo di poter trasferire denaro per finalità illecite, come  il riciclaggio o il finanziamento al terrorismo, andando ad utilizzare come tramite una persona completamente all’oscuro della cosa e che può essere considerato appunto il mulo.

Infatti, la Banca d’Italia spiega che, un Money Mule è una persona che trasferisce ad altri del denaro, in modo digitale o attraverso dei contanti, ricevuto da una terza parte, ricevendo in cambio una commissione.
Precisamente, le organizzazioni criminali coinvolgono persone ignari per riciclare soldi, ricompensandole poi con del denaro.
Tutto ciò è da ritenersi una cosa illegale, pure il “mulo”, anche se inconsapevole della cosa, potrebbe pagarne le conseguenze, poiché diventa tassello importante del processo di riciclaggio, aiutando così i criminali a trasferire in modo anonimo fondi illeciti in giro per il mondo.

Come capire se si è vittima di Money Muling.
Bisogna partire dal presupposto che in finanza una promessa di denaro facile senza sforzo è da ritenersi sospetta.
Più semplicemente se una persona ci chiede di trasferire del denaro utilizzando il nostro conto corrente in cambio di contanti, molto probabilmente ci sta chiedendo di essere un Money Mule. 
Secondo Bankitalia, chi cerca di reperire un “mulo”, tenta di approcciarlo con una o più delle  modalità sotto elencate:
        •       contatto diretto, di persona o tramite e-mail;
        •       applicazioni di messaggistica istantanea (Whatsapp, Viber, Telegram);
        •       social media (Facebook, Instagram);
        •       annunci pop-up online.

Inoltre, sovente in questi messaggi c’è un rimando a siti web “copiati” da altre aziende, magari con una Url simile a quella originale.
Sono presenti anche alcuni “segnali di pericolo”, che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme nella mente del potenziale Money Mule, come:
        •       Contatti non richiesti che promettono soldi facili;
        •       Pubblicità di offerte di lavoro di aziende estere che ricercano “agenti locali/nazionali” che agiscano per conto loro;
        •       Mittenti con indirizzi e-mail che si appoggiano a servizi web gratuiti (Gmail, Yahoo!, Hotmail, etc.) e che non coincidono con il nome dell’azienda;
        •       Frasi con errori grammaticali e con una struttura debole;
        •       Richieste in cui tutte le interazioni e transazioni riguardanti il lavoro;
saranno svolte online;
        •       Richieste lavorative che includono sempre l’utilizzodel proprio conto corrente per spostare del denaro;
        •       Nessun requisito di istruzione o esperienze professionali.

Per poter evitare situazioni spiacevoli,  è bene rispettare alcune semplici regole:

non fornire mai i propri dati bancari ad altri, tranne se non si tratta di persone fidate;

non rivelare mai le credenziali di accesso ai servizi di online banking, né i dettagli delle carte di pagamento (es. PIN, codice CVV).

Questa tipo di truffa, generalmente riguarda un target preciso di potenziali “muli” e cioè giovani molto abili con la tecnologia e in difficoltà economiche con la ricerca di un guadagno rapido.

Sempre secondo la Banca d’Italia, infatti, i soggetti più presi di mira sono:
        •       Persone sotto i 35 anni, minorenni inclusi;
        •       Persone che si sono trasferite da poco in un Paese;
        •       Disoccupati, studenti e persone in difficoltà economiche.

Cosa fare se si è vittima di Money Muling.

Bankitalia, in questi casi, suggerisce di:
interrompere in modo immediato i trasferimenti di denaro;
avvertire la propria banca o il proprio fornitore di carte di pagamento e la Polizia di Stato.
Mentre, nel caso in cui il contatto è avvenuto mediante social media, è necessario segnalare l’accaduto anche al fornitore del servizio.

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