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Bonus TV 2021: requisiti, richiesta e come funziona.

by Piero
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bonus tv richiesta

bonus tv richiesta

Il bonus tv è un’iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico, lanciata con la Legge di bilancio 2018, che continuerà ancora nel 2021, affinché possa venire favorito il passaggio dei cittadini a televisori e decoder di nuova generazione e quindi adeguarsi ai nuovi standard della tv digitale terrestre.
Tale passaggio è obbligatorio in quanto da settembre 2021 a giugno 2022, in più fasi, le emittenti passeranno a nuovi standard tv.
L’agevolazione permette di aiutare i cittadini con Isee in fascia 1 e 2, fino a 20 mila euro, a sostenere i costi per cambiare il proprio dispositivo o comprare un decoder Dvb-t2 o satellitare, in modo tale da consentire loro di continuare a guardare i programmi tv.

Sono stati stanziati 100 milioni di euro in più per la misura è per tanto si è potuta estendere la validità; infatti proprio a marzo 2021, il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti durante un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, ha suggerito la possibilità di rafforzare l’incentivo del bonus TV.
Inoltre, in un’intervista del Sole 24 Ore, il presidente di Confindustria Radio Televisioni Franco Siddi, ha affermato quanto era importante intervenire in modo concreto in questa direzione, poiché potrebbe esserci  il rischio di un  blackout di milioni di televisori a partire da settembre.

Effettivamente il bonus tv è nato a causa del cambio delle frequenze di trasmissione dei programmi televisivi, visto che le vecchie televisioni non essendo adeguate al nuovo standard in arrivo non potranno più essere utilizzate, poiché non più idonee alla trasmissione.
Questa cambiamento tecnologico nell’ambito televisivo era stato già  preannunciato nel 2017 con la legge di Bilancio 2018 all’articolo 89.

In più esiste una normativa secondo la quale entro il 30 giugno 2022 le reti televisive si adeguino al nuovo standard di trasmissione e codifica DVBT-2 HEVC.
Anche se bisogna precisare che già da settembre 2021 ci sarà un passaggio tecnologico: da Mpeg-2 a Mpeg-4, standard comunque più supportato dalle tv attualmente presenti nelle case degli italiani e cioè quello dell’alta definizione.
Questo cambiamento che porterà al Dvbt-2  è necessario soprattutto perché il 5G occuperà le medesime frequenze del precedente segnale televisivo DBVT, cioè 700 MHZ ed attualmente usate per la trasmissione dei programmi televisivi.
Mentre il nuovo standard funzionerà su frequenze tra i 490 e 790 MHZ, così facendo sarà permesso agli operatori telefonici di usare la frequenza a 700 MHZ per il 5G.
Quindi per continuare a vedere i programmi televisivi, è necessario dotarsi di un televisore che sia adeguato al nuovo standard DVBT-2 HEVC.
Inoltre questo nuovo standard giacché supporta anche video in 8K garantisce una definizione notevolmente migliore rispetto a quella disponibile attualmente.
Per intanto già dal gennaio 2017 i venditori sono obbligati a vendere dispositivi in linea con lo standard in arrivo ed invece tutte le persone che però in casa hanno televisori antecedenti quella data, sono costretti a cambiarlo.

Come accertarsi che la propria tv sia compatibile con il nuovo digitale terrestre DVBT-2 Hevc.

È possibile verificare che il proprio dispositivo sia adatto ai nuovi standard andando a vedere ai numeri 200 e 100 del telecomando.
Se a questi numeri appare la scritta “Test HEVC Main10” vuol dire che il televisore è compatibile è idoneo al cambiamento, se lo schermo è nero o il canale non si sintonizza, purtroppo per avere la possibilità di continuare a vedere i programmi dal giugno 2022,  bisognerà per forza comprare un nuovo televisore o un decoder adeguato agli standard.

È importante sapere anche che  il passaggio al nuovo sistema di digitale terrestre avverrà con tempi diversi in base  alla regione di appartenenza.
Il Ministero dello sviluppo economico ha redatto una roadmap per il switch off in due fasi.
E precisamente c’è una prima fase in cui avverrà solo un passaggio a Mpeg-4, tecnologia presente su tutte le tv, tranne per quelle vecchie di più di dieci anni.
Per poter verificare se la tv è Mpeg-4 bisogna collegarsi dal canale 501 in poi.
a) Dal primo settembre al 31 dicembre 2021: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e di Bolzano);
b) Dal primo gennaio al 31 marzo 2022: Sardegna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania;
c) Dal primo aprile al 30 giugno 2022: Puglia, Basilicata, Marche, Molise, Abruzzo, Calabria e Sicilia.

Mentre il secondo passaggio, che esclude molte tv anteriori al 2017, è al Dvb-2 e sarà dal 21 al 30 giugno 2022.

Come funziona il Bonus TV 2021 e a chi è rivolto

Il bonus tv consiste in un micro-incentivo per aiutare le famiglie con ISEE non superiore ai 20.000 euro nell’acquisto di un nuovo dispositivo, di un decoder Dvb-2 o satellitare.
E bisogna specificare che anche i cittadini stranieri possono accedere al bonus tv se sono residenti in un comune in Italia.
Il valore del bonus tv è di massimo 50 euro, quindi se si acquista un dispositivo che costa meno, il bonus tv coprirà l’intero importo della spesa, invece se il costo supera questa cifra, ovviamente il bonus tv coprirà la spesa fino a cinquanta euro; è importante precisare anche che il
bonus vale come sconto diretto al momento dell’acquisto.
Nel caso in cui il bonus tv, copra del tutto il costo del dispositivo acquistato, perché di prezzo inferiore ai cinquanta euro, bisognerà riportare su scontrino o fattura il costo dell’acquisto senza l’applicazione del bonus, indicando “non riscosso” dove viene chiesta la modalità di pagamento.

Fino quando si può richiedere il bonus tv 2021.
Il bonus tv può essere richiesto fino al 31 dicembre 2022 o comunque fino al termine dei fondi disponibili, che ammontano a 150 milioni di euro di cui servirsi per tutto il periodo 2019-2022.
Anche se a dicembre la Commissione bilancio alla Camera, ha approvato l’emendamento alla Legge di bilancio 2021 grazie al quale sono stati stanziati 100 milioni di euro in più per l’incentivo.
Che magari protra’ far aumentare, forse, l’importo dell’’incentivo che comunque riguarderà sempre i possessori di un ISEE di 20 mila euro.

Come richiedere il bonus tv 2020.
Il bonus tv consisterà in uno sconto applicato dal venditore del dispositivo al prezzo originario e per poter ottenere l’agevolazione, i clienti devono presentare, al momento dell’acquisto, la richiesta mediante l’apposito modulo disponibile sul sito del Ministero dello sviluppo economico.
• Bisognerà dichiarare di avere la residenza in Italia e di far parte di un nucleo familiare con Isee entro i 20.000 euro.
• È fondamentale che altri componenti della stessa famiglia non devono aver già usufruito del bonus tv.

Non dovrà essere presentato il documento relativo all’Isee, poiché nel modulo della richiesta, per poter ottenere tale agevolazione, è presente tramite un’autodichiarazione l’attestazione in cui si afferma di appartenere a una famiglia con Isee in prima o seconda fascia.
È inutile dire che in caso di affermazioni fasulle, si andrebbe incontro alle sanzioni previste dalla notmativa.
Così dopo aver preparato la richiesta, si potrà procedere alla fase di acquisto del dispositivo e per facilitare ulteriormente l’acquisto del dispositivo, il Mise ha messo a disposizione per sicurezza una lista con tutti i prodotti per i quali è possibile richiedere il bonus.
Inoltre la persona che ha fatto la richiesta per il bonus Tv, non deve obbligatoriamente essere la stessa che andrà materialmente a compare in negozio il dispositivo.
Infatti è consentito delegare qualcuno e presentare al negoziante una delega scritta insieme, però, ai documenti di identità sia del cliente effettivo che di chi ha richiesto l’agevolazione.
La fase di pagamento non prevede vincoli di legge che obbligano il negoziante, infatti non è tenuto per forza dalla normativa a fare fattura elettronica.
È possibile pagare con qualsiasi modalità, sono consentiti  sia i pagamenti elettronici che quelli in contanti sempre però rispettando i limiti di legge.

Come devono registrarsi i venditori per il Bonus TV.
Dal 3 dicembre 2019, tutti i venditori di televisori e decoder, compresi anche chi vende online tramite e-commerce, per garantire ai clienti l’accettazione del bonus Tv, hanno l’obbligo di registrarsi tramite la piattaforma digitale messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate nella sezione Fisconline / Entratel,  accedere con Spid, con le credenziali fornite dall’Agenzia delle entrate stessa o con smart card.
Una volta entrati, sarà necessario indicare l’utenza di lavoro e  precisare il codice fiscale dell’impresa o dell’ente per cui si lavora.
Dopo di ciò si aprirà la sezione “Profilo utente”, a quel punto bisognerà selezionare “Funzioni relative agli incaricati” e poi la voce relativa alla loro nomina e necessariamente inserire tutti i dati anagrafici.
Così facendo poi, per mezzo di “gestione incaricati”,  verrà assegnato alla società il servizio bonus Tv e si sarà finalmente registrati.

Tutto ciò comunque potrà essere eseguito anche grazie al Mise ha messo a disposizione una guida passo per passo per la procedura di registrazione alla piattaforma dell’Agenzia delle entrate.
Nel caso di un venditore estero, membro di un Paese dell’Unione Europea e quindi non l’Italia,  è prevista una registrazione apposita presso il Ministero dello sviluppo economico, per essere inseriti nella lista dei venditori esteri autorizzati alla gestione del bonus Tv.

Registrare tv e decoder
I produttori di televisioni e decoder per poter garantire il bonus Tv con l’acquisto dei loro dispotivi, devono registrarsi attraverso le procedure telematiche appena descritte fino al 31 dicembre 2022.
Inoltre devono comunicare al Mise che i propri prodotti hanno tutte le caratteristiche tecniche previste dalla normativa contenuta nel decreto del 18 ottobre 2019.
Occorre accedere al portale dedicato dal Ministero dello sviluppo economico, proprio come è stato comunicato dal Mise stesso sul proprio sito, inoltre per i produttori è stata messa a disposizione una email per chiedere ulteriori chiarimenti sulla procedura o le regole: [email protected].
Con questa mail sarà possibile comunicare direttamente al ministero i propri dubbi e chiedere precisazioni per evitare errori.

Recupero del credito.
Lo sconto che verrà applicato ai clienti per poter usufruire del bonus Tv, potrà essere ottenuto in compensazione tramite modello F24, dopo il rilascio di un’attestazione, da parte dell’Agenzia delle entrate, dell’applicazione dello sconto.
Secondo quanto afferma il Mise nelle Faq sul bonus tv, si può recuperare lo sconto già dal secondo giorno lavorativo a partire dal momento del rilascio dell’attestazione. Inoltre bisogna sapere anche che il credito si può usare pure per pagare i contributi Inps.

Bonus Tv e Iva agevolata per invalidi.
È importante sapere che un cliente con  un’invalidità riconosciuta dalla legge numero 104 del 1992, con un’agevolazione  sull’Iva portandola al 4% in caso di acquisti, il bonus Tv può essere applicato lo stesso.
Infatti  il bonus si calcola sul prezzo complessivo del dispositivo in vendita, considerando quindi anche l’Iva.
In conclusione un disabile, con un’agevolazione sull’IVA del 4% può usufruire del bonus tv, l’importante è che l’isee non superi i 20mila euro.

Cosa fare se il dispositivo acquistato è rotto
Se si dovesse verificare il caso in cui la televisione o il decoder acquistati mediante l’utilizzo dell’agevolazione del bonus tv siano danneggiati, valgono comunque le regole relative alla garanzia.
Mentre se si verifica un caso in cui un cliente chieda al negoziante di sostituire un acquisto effettuato usufruendo dell’agevolazione, il commerciante dovrà obbligatoriamente eseguire la procedura telematica di annullamento.

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