Liquore genziana
Il liquore di genziana è un prodotto agroalimentare tradizionale italiano, tipico delle regioni Abruzzo e Lazio.
Viene prodotto utilizzando le radici della Genziana maggiore (Gentiana lutea), una pianta erbacea che cresce nelle zone montane dell’Appennino centrale. Le radici vengono raccolte in autunno, quando sono più ricche di principi attivi, e fatte essiccare al sole. Successivamente, vengono macerate in alcool etilico puro o in vino bianco secco per almeno 40 giorni.
Di seguito la ricetta completa per poterlo preparare comodamente a casa….
Ingredienti:
- 40 g di radici di genziana essiccata
- 1 litro di vino bianco secco
- 500 ml di alcool puro a 95°
- 300 g di zucchero
- 1/2 stecca di cannella
- 8 chiodi di garofano
- Scorza di un limone biologico
Preparazione:
- Lavare bene le radici di genziana e metterle in un barattolo di vetro capiente.
- Aggiungere il vino bianco, la cannella, i chiodi di garofano e la scorza di limone.
- Chiudere ermeticamente il barattolo e lasciar macerare in un luogo fresco e buio per 40 giorni, agitando di tanto in tanto.
- Trascorsi 40 giorni, filtrare il liquore con un panno di cotone o una garza.
- Scaldare l’acqua e sciogliere lo zucchero in modo da ottenere uno sciroppo.
- Unire lo sciroppo al liquore filtrato e mescolare bene.
- Imbottigliare il liquore in bottiglie di vetro scuro e lasciarlo riposare per almeno 2 mesi prima di consumarlo.
Consigli:
- Per un liquore più amaro, aumentare la quantità di radici di genziana.
- Per un liquore più dolce, aumentare la quantità di zucchero.
- Si possono aggiungere altre spezie al gusto, come la scorza di arancia, la noce moscata o il pimento.
- Il liquore di genziana si conserva in luogo fresco e asciutto per un anno circa.
Varianti:
- Al posto del vino bianco, si può utilizzare un grappa bianca.
- Si può ridurre la quantità di alcool puro a 250 ml e aumentare la quantità di vino bianco a 750 ml.
- Si può omettere la cannella, i chiodi di garofano e la scorza di limone.
Curiosità:
- Il liquore di genziana è un digestivo tipico delle regioni Abruzzo e Molise.
- Ha un sapore amaro e intenso, con un aroma caratteristico di erbe alpine.
- Viene consumato generalmente alla fine del pasto, ma può essere utilizzato anche per preparare cocktail o per aromatizzare dolci.