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Coronavirus: lavaggio frequente delle mani ed il pericolo delle screpolature.

by Eleonora
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Mai come in questo periodo di emergenza sanitaria è necessario un lavaggio corretto e frequente delle mani; utile affinché si possano eliminare virus e batteri.
È importante lavare le mani non solo con acqua ma anche con sapone; perché favorisce anche l’eliminazione dei potenziali patogeni che possono annidarsi sulle mani e favorisce l’aumento del tempo di lavaggio e le probabilità, di conseguenza, di eliminare virus, batteri e protozoi potenziali veicoli di infezione.
Il professor Carlo Pincelli  Docente di Dermatologia e Direttore del Laboratorio di Biologia Cutanea all’Università di Modena e Reggio Emilia afferma che la temperatura dell’acqua non influenza la qualità del lavaggio, quindi sia l’acqua calda che quella fredda hanno la stessa attività antibatterica; ma che però è preferibile utilizzare quella fredda in quanto ha un effetto meno essiccante rispetto a quella calda.
Purtroppo il lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone, secca la pelle andandole a fissurare.
Infatti questo è un grave problema a cui va incontro tutto il personale sanitario e non solo.
Per cui è necessario utilizzare dei saponi che abbiano, per la loro formulazione, capacità emollienti ed idratanti.
Quindi è consigliabile l’utilizzo di prodotti a base alcolica con emollienti, perché possono in parte ridurre questo fenomeno, per questo il loro uso è raccomandato se le mani non sono visibilmente sporche.
Le soluzioni alcoliche più efficaci sono quelle che contengono il 60-80% di alcool.
In alcuni prodotti vi è una percentuale del titolo alcolico inferiore al 60-80%, ma la riduzione del titolo alcolico viene compensata dall’aggiunta, in concentrazioni opportune, di un altro agente antisettico, per esempio la Cloramina-T, un composto che libera cloro esattamente come la candeggina.
È importante mantenere l’integrità della cute delle mani perché se sono fissurate il lavaggio perde efficacia e procura anche dolore.
Infatti il professor Pincelli precisa che
la cute secca può facilmente andare incontro ad arrossamenti e fissurazioni che consentono a batteri e virus di entrare, provocando infezioni; come accade con la dermatite atopica.
Bisogna prestare attenzione anche all’asciugatura delle mani, che ha un ruolo importante nel mantenimento dell’integrità della cute delle mani: l’ideale è usare un asciugamano personale, tamponando anziché strofinando, da cambiare spesso o usando carta distribuita da un dispenser monouso.
In ogni caso se il lavaggio è effettuato spesso è fondamentale applicare almeno 3\4 volte al giorno una crema per le mani.
Il professore conclude dicendo che per un corretto lavaggio mani la prima regola è quella di utilizzare saponi che non contengano sostanze che danneggiano la “barriera”, cioè il film idrolipidico che protegge la nostra pelle, come il sodio lauril solfato (SLS). Poi è preferibile utilizzare saponi liquidi privi di tensioattivi e a base di burro di karitè e altre sostanze idratanti.
E che per contrastare la secchezza che comunque si verifica soprattutto quando ci si deve lavare le mani molto spesso, per esigenze lavorative e in situazioni epidemiche come quella causata dal Coronavirus, si debbono utilizzare creme idratanti ( ricche di ceramici, acidi grassi e colesterolo ) che proteggano e riparino la barriera cutanea.

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