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la ricerca della felicità
Più passa il tempo e più si vedono le persone indaffarate a raggiungere un
grande obiettivo: la felicità.
Felicità intesa soprattutto quella economica, quindi l’essere ricchi.
Più si corre e più ci si rende conto che la felicità (economica) è lontana e più si diventa cattivi, cupi, privi di rispetto per le leggi e soprattutto per il prossimo.
E partono i paragoni e le invidie per chi secondo il nostro parare sta meglio di noi, senza guardare da dove è partito e la strada percorsa. In realtà la vera felicità sta nelle
piccole e grandi cose, la salute, la famiglia, riuscire a rispettare le proprie scadenze, il poter tornare a casa propria dopo una pesante giornata di lavoro e
avere un pasto caldo.
Il sorriso dei propri figli, l’avvicendarsi delle stagioni o all’effetto incondizionato dei propri animali domestici.
Dobbiamo imparare che la felicità è nelle piccole cose, dobbiamo sfatare il mito che il grado di felicità sia direttamente proporzionale al livello di ricchezza,
con i soldi si possono comprare soprattutto beni materiali è svanita l’euforia e la soddisfazione momentanea anche la felicità svanisce.
Solo i beni immateriali come l’amore, l’affetto sono duraturi nel tempo e che la buona salute non ha prezzo.
Questi sono elementi essenziali di una vera felicità. Molti psicologi sostengono che la felicità derivi anche dall’essere positivi, bisogna
pensare che i momenti bui li hanno tutti e come passano i momenti belli passano anche quelli brutti.
In più gli psicologi sostengono che per vivere felici bisogna fare una scelta consapevole, cioè occorre adottare consapevolmente atteggiamenti e comportamenti
in grado di portarti verso la felicità piuttosto che verso l’infelicità. cercare la felicità al di fuori di noi
Quindi se fare alcune attività o frequentare alcuni tipi di persone ti rende infelice, scegliere di essere felice in modo consapevole comporterà il non compiere
certe azioni e l’evitare certi ambienti.
In poche parole tre regole bisogna seguire per il raggiungimento della felicità:
l’essere positivi allontanando la negatività,
fare delle scelte consapevoli in grado di portarci verso la felicità, cercare la felicità non rende felici
la felicità non dipende dalla quantità di problemi che si ha, bisogna accettarli e risolverli così non si subiranno ma si vivranno attivamente,
i soldi non danno la vera felicità e sopratutto nemmeno quella duratura, se si è soli senza un affetto incondizionato e magari pure ammalati, si continuerà ad
esserlo al di del proprio conto corrente bancario.
In conclusione il raggiungimento della felicità dipende da noi: dal modo di vedere le cose, dal modo di pensare ed agire. La vita va vissuta attivamente e non
passivamente, perché subire e sperare non sono la strada giusta per la felicità. la ricerca della felicità
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