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Tutto ciò che le madri dovrebbero sapere prima di avere un taglio cesareo.

by Piero
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taglio cesareo

taglio cesareo

Quando si è in attesa di un bambino, sin da subito, si pensa già al tipo di parto che si potrebbe prospettare.
In realtà come far nascere un bambino è una scelta che dipende da diversi fattori:
lo stato di salute della madre, la storia medica, eventuali complicazioni durante il percorso o addirittura, secondo uno studio, anche la struttura sanitaria scelta per partorire, può influenzare le modalità del parto.
Nel caso in cui si debba affrontare un parto cesareo è importante sapere tutto ciò a cui si va incontro, quindi prepararsi a dover affrontare questo delicato momento nel miglior modo possibile e prendere conoscenza di tutte le informazioni relative a questo tipo di parto.

Ogni donna in travaglio rischia il taglio cesareo.
Bisogna sapere che il parto cesareo non si può verificare solo dietro la programmazione in anticipo magari dovuta al bacino stretto della madre, posizione errata del feto, se la salute della mamma è minacciata, complicazioni durante la gravidanza ecc…


Ma, capita spesso che, i tagli cesarei vengano fatti di urgenza, tipo in situazioni in cui le contrazioni sono inefficaci, quando l’utero è a rischio di rottura o se il nascituro sperimenta la mancanza di ossigeno.

Il taglio cesareo è un intervento chirurgico.
Anche se il taglio cesareo è un tipo di parto molto comune, è da considerarsi lo stesso un’importante operazione chirurgica che necessita di anestesia.
Alle madri viene procurato un taglio profondo, da dover essere saturato poi in più fasi. 
Deve essere saturata l’incisione nell’utero e poi alla parete addominale, una volta ripristinata, vengono applicati punti metallici o suture sulla pelle. 
Anche se tutto ciò impressiona un po’, la madre non vedrà nulla naturalmente, poiché la parte inferiore del corpo sarà nascosta dietro un telo. 
Ma alla fine vedrà direttamente il bambino.

Movimenti più limitati dopo un taglio cesareo.
Le donne che subiscono il taglio cesareo avvertono molto dolore, dovuto e al taglio profondo effettuato durante l’intervento, per cui i movimenti devono essere limitati e controllati ed inoltre non si possono prendere pesi ( eccetto il proprio bambino naturalmente ).
Purtroppo i movimenti improvvisi e attivi possono causare dolore e spasmi e soprattutto possono interrompere il processo di guarigione della sutura. 

Potrebbe esserci il bisogno di antidolorifici.
Le donne che affrontano un parto cesareo, hanno molte probabilità di sentire dolori alla schiena e all’addome, a volte anche dopo diversi mesi dall’intervento, subito dopo il parto.
Quindi dietro prescrizione medica c’è la necessità di assume antidolorifici e in caso d’allattamento vanno scelti quelli adatti a non arrecare danni al neonato.

La madre avrà un catetere.
L’inserimento di un catetere nella vescica, per lo svuotamento di questa, è una procedura necessaria per far sì che una volta piena non ci sia pressione sull’utero, in modo tale che questo si contragga meglio e si vada a ridurre la possibilità di danneggiarlo durante l’intervento.

Il padre può accompagnare la madre durante l’intervento.
Affinché la madre abbia sostegno, il suo partner la può accompagnare anche durante il cesareo; ciò non è soltanto utile a condividere questa grande emozione ma a rendere partecipe il padre al 100% di questo evento ed inoltre può aiutare a risolvere alcuni imprevisti che possono verificarsi.

È possibile contrarre un’infezione.
Rispetto al parto naturale con il taglio cesareo c’è più rischio di contrarre un’infezione, infatti è

stimato che il 15% delle donne la contrae e quelle più a rischio sono le madri che soffrono di obesità.
Per tanto i dottori prescrivono gli antibiotici, a volte anche in anticipo, proprio per scongiurare questa eventualità.

La madre è responsabile della guarigione della propria sutura.
Bisogna cambiare la benda almeno una volta al giorno, mentre lo si fa ogni volta che si bagna o si sporca.
La zona va lavata delicatamente con sapone neutro ed acqua ed asciugata con cura e tutto

ciò fino a quando il dottore non deciderà di togliere la benda.
Per finire è consigliabile utilizzare biancheria intima e pantaloni/gonne che poggino sopra o sotto i punti di sutura.

Soffrire di depressione post-partum.
Dopo un taglio cesareo, soprattutto uno d’emergenza, l’eventualità di sviluppare una depressione

postpartum è aumentata del 15% e può diventare anche uno stato cronico che lascia delle conseguenze anche a lungo termine nella madre.
Purtroppo un’eventuale depressione influenza il modo in cui la madre si prende cura del

suo bambino è va ad influenzare anche il suo legame con il neonato.

Eventuale difficoltà durante l’allattamento.
L’allattamento dopo un taglio cesareo, puo’ risultare più difficoltoso, a causa di un ritardo nell’alimentazione del latte ( ecco perché è importante mettere il bambino al seno il prima possibile dopo il parto ), a causa del disagio psicologico e del dolore dopo la procedura ( infatti quando si allatta il bambino, la contrazione dell’utero viene attivata e se si ha una cicatrice, il disagio è maggiore) e poi bisogna prestare molta attenzione ai medicinali assunti ( tipo antibiotici e antinfiammatori che generalmente vengono prescritti dopo il cesareo ) per non danneggiare il latte del neonato.

Il bambino può avere un sistema immunitario più debole
I bambini nati con un taglio cesareo hanno un rischio più elevato di sviluppare diabete e asma, presentare disturbi metabolici oppure aver bisogno di assistenza respiratoria a causa di possibili problemi al riguardo.

I parti successivi.
Generalmente esiste la possibilità di dare alla luce un bambino con un parto vaginale anche dopo un taglio cesareo, anche se ciò comporta alcuni rischi.
Certo è che più parti cesarei ha affrontato una madre e meno possibilità esistono di avere un parto vaginale.

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