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Dislessia: consigli pratici

by Eleonora
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consigli per bambini dislessici

Spesso la dislessia è considerata una malattia o un blocco psicologico, in altre parole un deficit relativo all’area dell’intelligenza. consigli per bambini dislessici

Questi bambini sono spesso oggetti di commenti poco favorevoli o vengono classificati come pigri cosa che influisce negativamente sull’autostima e la motivazione allo studio.

Buona prassi sarebbe cominciare a catalogare tale difficoltà come un disturbo circoscritto all’area degli apprendimenti, maturando la consapevolezza che

questi bambini non sono pigri bensì molto interessati e motivati allo studio e hanno bisogno di alcuni strumenti che fungano da supporto al loro metodo di studio.

Inoltre, credere in sé stessi aiuta ad avere successo e ad affrontare positivamente le molteplici difficoltà riscontrate durante il percorso scolastico.

È sconsigliata quindi la lettura ad alta voce, soprattutto all’interno della propria classe poiché, la paura del giudizio e le difficoltà di lettura potrebbero

creare un forte imbarazzo che inciderebbe negativamente sulla prestazione. consigli per bambini dislessici

È altresì sconsigliato l’uso esclusivo di verifiche scritte poiché i dislessici trovano più faticoso l’uso della scrittura privilegiando invece le interrogazioni

orali alle quali ottengono migliori risultati.

È molto importante dare ai bimbi dislessici la possibilità di avvalersi di un metodo di studio che progetti le lezioni usando i sensi, visivi,

uditivi e tattili.

In particolare, l’uso di supporti visivi aiuta i bambini dislessici a memorizzare con più facilità le parole chiave, gli schemi e le mappe

concettuali che si riveleranno molto utili per conservare, organizzare e recuperare le nuove informazioni.

Facilitare la lettura tramite libri digitali e audiolibri è un mezzo che rende meno problematico l’esercizio della lettura considerata molto

spesso un momento di vera e propria tortura. I dislessici hanno bisogno di più tempo per leggere ma anche per comprendere

un problema e prendere una decisione.

Di grande aiuto sarebbe  stabilire delle interrogazioni programmate che diano modo al bambino di prepararsi adeguatamente soprattutto sul piano emotivo

Scritto da: Dott.ssa Conversano Chiara mail: [email protected]

Blog Dott.ssa Conversano Chiara: www.chiara-mente.com

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