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La pitta ‘mpigliata o pitta ‘nchiusa, dolce natalizio tipico calabrese

by Piero
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pitta ‘mpigliata o pitta ‘nchiusa

pitta ‘mpigliata o pitta ‘nchiusa

La pitta ‘mpigliata o pitta ‘nchiusa

La pitta ‘mpigliata o pitta ‘nchiusa è uno dei dolci tipici calabresi che si prepara nel periodo natalizio; anche se originaria di San Giovanni in Fiore è un dolce che si prepara in tutta la Calabria, anzi in alcuni paesi la preparano anche a Pasqua, poi a seconda dei paesi in cui viene preparata presenta alcune varianti degli ingredienti.

La pitta ‘mpigliata è un dolce buonissimo e dall’aspetto bellissimo, poiché è formato da tante rose; ha una base di pasta sfoglia dal ripieno molto ricco ed aromatico, formato da tante spezie, frutta secca e miele.
È un dolce che si esegue con dei passaggi facili anche se però non è super veloce da fare; visto però il risultato finale eccezionale sia nel gusto che nell’aspetto vale la pena dedicare del tempo per poterlo preparare.
La ricetta di seguito descritta è quella che ho visto preparare fin da quando ero bambina, sicuramente molto buona e soprattutto se si preparano con precisione le roselline è bellissima da vedere.

Ingredienti
( pasta sfoglia )

               500 gr di Farina di grano duro
               Un bicchiere di Vino bianco moscato
               Un bicchiere di Olio evo
               2 Uova
               1- bustina di lievito per dolci

sale un pizzico
               1 arancia la scorza grattugiata
               1 cucchiaio di zucchero
               

Ripieno
               350 gr di Miele di acacia
               Vermouth un cucchiaio
               100 di Uva passa
               1 arancia la Scorza  grattugiata
               1 cucchiaino di Zucchero
               100 gr di Gherigli di noci ( tritati grossolanamente)
               100 gr di mandorle ( tritate grossolanamente)
               Cannella in polvere q.b.

Procedimento

La pasta sfoglia
Mettere in un pentolino vino ed olio e fare intiepidire, senza portare a bollore.

Versare i liquidi intiepiditi in una ciotola capiente ed aggiungere la farina, la buccia di arancia grattugiata, le uova e il sale.

Lavorare bene il composto con le mani, ed aggiungere il lievito; impastare fino a quando non si otterrà un impasto liscio e omogeneo.

Formare un panetto da coprire con un canovaccio e per poi metterlo a riposare in un luogo asciutto e caldo per circa due ore.

Il ripieno

Mentre l’impasto riposa, preparare il ripieno. Quindi mettere in una padella capiente, antiaderente e dal fondo spesso, uva passa, gherigli di noce e mandorle tritate grossolanamente, cannella, zucchero e la buccia di arancia grattugiata.

Mescolare bene tutto e poi aggiungere, un cucchiaio per volta, il miele.

Mettere la padella sul fuoco a fiamma molto bassa, versare nel composto il cucchiaio di Vermouth e continuare a mescolare fino a quando tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati.

Preparazione
Una volta pronto il ripieno e che l’impasto ha riposato, prendere quest’ultimo è dividerlo in tre parti.

Stendere con il matterello l’impasto e ricavarne una sfoglia rotonda e due rettangolari della stessa grandezza.

Prendere la sfoglia rotonda e adagiarla su uno stampo per dolci imburrato e infarinato.

Cospargere la sfoglia con uno strato sottilissimo di miele e spolverizzare con un po’ di zucchero e cannella ( miele e cannella possono essere facoltative ).

Dopo di che prendere le sfoglie quadrate e, con un coltello seghettato o tagliapasta, ricavare una decina di striscioline di uguale grandezza.

Disporre su ogni strisciolina il ripieno e arrotolarle su loro stesse tipo a formare una rosa. Inoltre per formare i petali, aprire leggermente ogni rosa sul bordo superiore.

Mettere in cerchi concentrici tutte le roselline sulla sfoglia rotonda messa precedentemente nella teglia.

Infornare e mettere a cuocere, nel forno preriscaldato, a 180 gradi per un’ora circa.

Appena cotta, sfornate la pitta ‘mpigliata e lasciarla raffreddare a temperatura ambiente prima di servire.

Dopo cotta per dare un effetto lucido al dolce è possibile spennellare le roselline con un po’ di miele d’api.

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